Filosofo ed astronomo belga. Subì gli influssi di sant'Alberto Magno, di
Ulrico di Strasburgo e del gruppo averroista capeggiato da Sigieri di Brabante.
Traduttore di scritti astrologici dall'arabo e dall'ebraico, è anche
autore di opere astronomiche originali, quali le
Tabulae Mechlinienses e
la
Magistralis expositio astrolabii. Ma la sua opera maggiore è lo
Speculum naturalium et quorundam divinorum, che tratta problemi
gnoseologici, fisici, di scienza naturale, d'astronomia e di metafisica. In
quest'opera l'autore tentò di conciliare le teorie di Platone con quelle
di Aristotele (n. 1246).